Legge sugli abbattimenti: giù le case della camorra. Ma la legge potrebbe avere uno stop in Parlamento

Arriverà oggi in Parlamento la legge contro l’abusivismo edilizio. Un tema caldissimo in Italia. Ad oggi però sembra ci siano diversi mal di pancia proprio dal partito democratico che nonostante abbia condiviso l’iter procedurale con forza Italia pare voglia fare un passo indietro. I motivi? Probabilmente solo e prettamente politici. Uno sgambetto al centrodestra che vedrebbe in questo modo una sonora bocciatura. Da più parti però è salito il coro contro la legge in quanto potrebbe diventare un condono mascherato. Un particolare, non trascurabile, che indurrebbe chiunque a costruire selvaggiamente in attesa poi di sanare l’abuso. Secondo i promotori però così non è. La legge va a punire i trasgressori e va a regolare una vicenda che fino ad ora è rimasta in sospeso. Nessuno è mai riuscito infatti a prendersi una così grossa responsabilità.

 

Il problema delle costruzioni abusive è molto sentito in Campania che registra il 18% di abusi. La Regione conta 70 mila le sentenze di demolizione e 200 mila i procedimenti in corso. Il costo delle demolizione è di circa 30 mila euro che per la maggior parte delle volte ricade sulle spalle dello Stato. La legge predispone che verranno abbattuti in via prioritaria gli immobili di rilevante impatto ambientale, immobili costruiti su area demaniale o su area soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico, sismico, idrogeologico, archeologico o storico artistico; gli immobili che rappresentano un pericolo per la pubblica o privata incolumità; gli immobili nella disponibilità di soggetti condannati per reati di associazione mafiosa o di soggetti colpiti da misure di prevenzione.

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