Sesso e camorra: le richieste di condanna della Ribera per gli ex gestori del “Femina”. Chiesti 10 anni per Patrizio Picardi

Aggiornamenti. Sono arrivate le richieste di condanna per gli ex gestori del Femina. Per Roberto Palma, 8 anni, Saverio Russo, 10 anni in quanto capo promotore, Salvatore Palma, 8 anni, Giuliano Russo, 7 anni, Teresa Palma, 7 anni, Luigi Guarino, 8 anni, Patrizio Picardi in quanto capo e promotore, 10 anni.

11.39 – Sesso e camorra. Dovrebbero arrivare oggi le richieste di condanna per alcuni esponenti del clan Mallardo che gestivano il locale Femina sia di Napoli che di Caserta. 

 

Secondo le indagini i gestori del locale tolleravano la presenza di prostitute nelle sale e le utilizzavano per reclutare e indurre alla prostituzione donne italiane e straniere, prevalentemente dell’est europeo. Su di loro pesano le dichiarazioni dei pentiti del clan dei Casalesi Emilio Di Caterino, Oreste Spagnuolo e di Gaetano Vassallo.

 

Secondo la magistratura l’intero affare veniva gestito del clan Mallardo.  I sette arrestati facevano parte del sodalizio criminale dedito allo sfruttamento della prostituzione. Insieme avrebbero quindi gestito le donne e sfruttato le loro prestazioni sessuali. In alcune intercettazioni inoltre emerge come gli uomini del clan usufruissero delle prostitute anche senza corrispondere denaro. Uno dei gestori addirittura, fu picchiato perché una sera si rifiutò di concedere una ragazza ad un uomo della cosca. Da allora non solo non si rifiutò mai più ma non mise mai più piede a Giugliano per paura di essere di nuovo aggredito.

 

Insomma  dovrebbero arrivare le richieste di condanna da parte di Maria Cristina Ribera, Pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Quello del Femina è solo uno dei tanti filoni di indagine aperti sul clan Mallardo. Tra qualche mese, probabilmente a fine gennaio, arriverò la sentenza del Processo Caffè Macchiato che vede imputati il boss Feliciano Mallardo e i suoi nipoti.

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