La squadra mobile indaga sull’ultima follia metropolitana di cui nei giorni scorsi, a Torino, sono rimaste vittime cinque persone, ferite in modo lieve e costrette a ricorrere alle cure dei sanitari. Aghi, lunghi una decina di centimetri, sono stati sparati sui pedoni da un’auto in corsa. I feriti tutti nella stessa zona, il popolare quartiere San Donato. Forse per sparare è stata usata una cannuccia come cerbottana.
Dopo la “sparatoria”, riporta La Stampa, il centralino del 112, il numero unico d’emergenza, è stato preso d’assalto, così come il pronto soccorso. Il motivo è stato il timore che gli aghi utilizzati fossero infetti, circostanza che però è stata successivamente smentita dagli esami di laboratorio. Resta la preoccupazione per un gesto che, anche se ha provocato solo lievi ferite, avrebbe potuto avere anche conseguenze peggiori: sebbene un ago, quando colpisce, non possa causare gravi ferite, se le vittime fossero state colpite agli occhi avrebbero potuto riportare danni ben più gravi.
“Dolore fortissimo, ho avuto paura”, “Stavo camminando quando ho sentito un forte dolore al braccio destro. Sentivo bruciare, come se mi avessero punto. Ho sfregato con la mano e ho trovato un ago conficcato nella pelle. E’ stato terribile”. E’ il racconto di uno dei feriti. L’ago ha trapassato i vestiti e si è conficcato nella carne. “Non ho realizzato subito cosa fosse successo – aggiunge -. Ero stranito. E anche spaventato. Sono andato subito al pronto soccorso, anche per il timore che l’ago fosse infetto”