Quattrodici arresti e maxi-sequestro di beni da 17 milioni di euro, tra cui pompe di benzina con colonnine truccate. E’ questo il bilancio dell’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli contro il contrabbando di prodotti petroliferi.
Il sodalizio delinquenziale aveva escogitato sistemi per immettere sul mercato ingenti partite di carburante a prezzi concorrenziali. Il danno all’erario stimato dalla Guardia di Finanza supera i 20 milioni di euro.
Il Nucleo di Polizia Tributaria, al termine delle indagini, ha tratto in arresto in flagranza di reato 14 soggetti. Sono stati sequestrati circa un milione di litri di prodotto petrolifero di contrabbando nonché impianti di distribuzione di carburante dislocati in diverse regioni italiane (alcuni con colonnine manomesse).
La provenienza è diversa, i carburanti arrivavano dall’est Europa – Slovenia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia – ma i meccanismi fraudolenti sarebbero simili: finti rifornimenti a pescherecci stranieri – per lo più albanesi – nei porti di Giulianova e Vasto per coprire illecite destinazioni del carburante (che per la navigazione marina gode di esenzioni fiscali), trasporti di carburante in ‘nero’ con documenti alterati, e traffici di olio lubrificante (che può essere utilizzato come gasolio puro) introdotto in Italia in sospensione di imposta, girato a società ‘cartiere’ italiane o formalmente in transito in Italia con destinazione finale altri paesi comunitari (per lo più Malta e Cipro).