E’ finito nella bufera il regista Fausto Brizzi dopo il servizio video de Le Iene che riporta i racconti di choc di diverse ragazze molestate all’interno del suo studio a Roma, durante presunti provini svolti in forma privata.
Dieci delle testimonianze raccolte dal programma Mediaset nell’inchiesta su violenze e abusi nel mondo del cinema italiano chiamano in causa il cineasta romano, che ieri era uscito allo scoperto per difendersi dai sospetti, sostenendo di non aver ”mai avuto rapporti non consenzienti”. Una presa di posizione che Brizzi ribadisce anche oggi in tarda serata dopo la puntata del programma di Italia 1 che ha rimesso in fila in una sequenza scioccante le denunce, facendo per la prima volta il nome del regista.
E l’autore dell’inchiesta, Dino Giarrusso, spiega che ”delle decine di mail” arrivate poi in redazione da altre attrici pronte a vuotare il sacco, ”una gran parte riguarda ancora una volta Brizzi”. ”Non vogliamo accanirci su uno solo, non avrebbe senso, i personaggi coinvolti sono molti più di uno – premette Giarrusso – . Lui ha subito replicato, noi vogliamo credergli, ma il racconto di dieci attrici, che pure non si conoscono fra di loro, si somiglia in maniera impressionante”.
Una delle vittime racconta di aver avuto una penetrazione completa, a vent’anni, e di non essere riuscita ad evitarlo; un’altra, invece, riferisce di aver dovuto assistere alla masturbazione del regista sul divano dello studio; un’altra ragazza riporta di essere stata “presa” da dietro e di esserselo ritrovato completamente nudo, mentre tentava di aprirle le gambe con la forza. I rapporti sessuali, tentati o consumati, si svolgevano nell’ambito di presunte scene da provare, di cui Brizzi interpretava una parte.
“Ha cominciato a togliermi i pantaloni e mi ha tenuta stretta – ha spiegato la prima vittima che ha consumato un rapporto completo con il regista – avevo un pantalone stretto e la mutanda è scesa con lui; poi ho sentito che il regista apriva un profilattico. Io cercavo di spostarlo con una spalla, dato che era dietro di me, ma niente: continuava a tenermi con la mano e il collo. E’ successo tutto in un attimo. Subito dopo mi ha cominciato a penetrarmi, poi la scena è finita”.
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