Spari al migrante nell’aversano, parlano gli amici: “La sua vita era un incubo”. VIDEO

“La vita di Bobb era un incubo”. A parlare sono alcuni suoi compagni, migranti che convivono con lui nel centro d’accoglienza di Gricignano d’Aversa, sgomberato dopo l’episodio. Intanto oggi il gip ha disposto gli arresti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dell’imprenditore Carmine Della Gatta, accusato del tentato omicidio nei confronti del 19enne del Gambia.

Gli amici, in un documento video raccolto dagli attivisti di ex Opg, parlano di una situazione complicata all’interno della struttura e raccontano i tristi episodi avvenuti al giovane, ora ricoverato al Cardarelli. “Bobb come altri ragazzi – spiegano gli attivisti – viveva dentro un bagno (la sua stanza era stata ricavata così!). Qualche mese fa viene investito mentre è in sella alla sua bicicletta, si distrugge la spalla, dopo qualche settimana tornerà a lavorare in un campo agricolo, nonostante non stia bene ancora. Continua a chiedere soccorso dentro il centro d’accoglienza ma ogni tentativo è vano. A metà giugno il padrone, che gli deve arretrati, gli fa una proposta geniale, lavorare dalle 7 alle 19 senza variare il salario che ancora non aveva visto. Bobb non accetta, propone di ridurre di due ore, così alcune persone, lo picchiano, e gli aprono la testa con una bottiglia di vetro per conto del padrone. Anche se torna al centro in condizioni spaventose, non verrà portato in ospedale, nessun medico lo visiterà.” Fino alla giornata di venerdi, quando la rabbia e la rassegnazione esplodono in una protesta.

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