Napoli, dall’ascesa al potere al carcere. Smantellato clan De Micco: tutti i nomi

Un intero clan decimato dagli arresti di ieri. 23, per l’esattezza. Si aprono le porte del carcere per gli affiliati alla cosca dei “Bodo” De Micco, considerati dagli inquirenti egemoni nelle attività criminali nella periferia est di Napoli.

Dalle indagini che hanno condotto al loro arresto emergono i tratti distintivi di una camorra vecchio stampo. Lealtà, fedeltà e appartenenza. “Bodo” diventa il giuramento che le nuove reclute fanno al giovane capoclan di Ponticelli, Marco De Micco. L’ascesa al potere parte nel 2015, a seguito dell’omicidio di Annunziata D’Amico, detta la “Passilona”, donna boss del clan rivale. Un momento cruciale che permetterà alla cosca di insidiarsi nel quartiere e di conquistare tutte le piazze di spaccio, compresa la più ambita: quella del Rione Conocal.

Estorsioni, traffico e spaccio di stupefacenti, minacce e violenza sono le armi che consentono loro di imporre la loro egemonia e che instaura, inevitabilmente, un clima di terrore e tensione nel territorio. La loro permanenza però ha una scadenza. E’ il 28 novembre 2018 quando gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, guidati dal primo dirigente Luigi Rinella e dal vicequestore Mario Grassia (sezione omicidi), eseguono 23 ordinanze di arresto nel quartiere popoloso della periferia est del capoluogo campano.

22 finiscono in carcere, uno solo finisce ai domiciliari e accetta di collaborare con la giustizia. Si aprono le porte del carcere anche Luigi De Micco, considerato il reggente dell’omonimo clan e fratello maggiore di Marco e Salvatore De Micco. L’attività investigativa ha anche permesso agli inquirenti di risalire agli esecutori e ai mandati del tentato omicidio nei confronti di Salvatore Solla e Giovanni Ardu, avvenuto il 23 dicembre scorso.

TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI: