Ospizio lager in Campania: 11 operatori condannati

Undici persone condannate con l’accusa di maltrattamenti continuati aggravati nei confronti di anziani e minorati psichici per la vicenda dell’ospizio lager di Acerno, nel salernitano. In sede di udienza preliminare hanno tutti scelto riti alternativi, tranne due imputati che hanno scelto il patteggiamento.

Quasi diciotto anni di carcere in totale: un anno e otto mesi per Salvatore Di Nicola, Raffaele Pecoraro, Domenica Frasca, Annarita Cianciulli, Pierina Capone, Alfonsina Rubino, Giuseppe Guazzo, Antonio Vasso; un anno e quattro mesi per Gerardina Giudice; un anno per Dorina Meta e Donatella Luciano.

Durante il dibattimento sono stati visionati tutti i filmati incriminati per capire fino a che punto si poteva parlare di maltrattamenti e valutarne l’entità. Un lungo lavoro che ha visto anche il rifiuto della richiesta del pm di valutare l’ipotesi del reato di omicidio colposo per il decesso di una donna anziana. Altre due persone avevano da subito chiesto e ottenuto il patteggiamento con condanne di un anno e nove mesi ciascuno.

La particolarità di questa vicenda è che le vittime non si sono costituite parte civile, e quindi gli operatori in questione sono rientrati al lavoro.

 

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