Giugno e luglio, due mesi caldissimi non solo per la stagione e per il calciomercato, ma anche perché in questo periodo partiranno i lavori per lo stadio San Paolo, finalmente.
I lavori saranno coordinati dal Napoli ma, come assicurano i vertici del comune, l’utilizzo dello stadio non sarà negato a nessuno che voglia svolgere una qualsiasi attività sportiva e dovrà inserire Napoli sulla cartina dei circuiti per i grandi eventi musicali internazionali in programma ogni anno.
Il presidente De Laurentiis si farà carico di tutte le spese di ristrutturazione dell’impianto che oggi come oggi è tra i peggiori della nazione, eccezion fatta per il manto erboso che, dopo quello dello Juventus Stadium, è il migliore in circolazione. Non a caso il manto erboso è l’unica cosa fatta dal Napoli, a simboleggiare quanto in realtà il comune sia fatiscente nella gestione di un bene prezioso come il San Paolo che era ritenuto lo stadio più bello del mondo fino a quando i Mondiali del 1990 non hanno distrutto tutto il sogno partenopeo con una copertura troppo pesante per la struttura portante.
I primi lavori riguarderanno i seggiolini che finalmente dovrebbero essere sostituiti: niente più rosso sbiadito, ma un sanissimo azzurro Napoli.
Verrà poi migliorato l’impianto elettrico ed idraulico ed una completa ristrutturazione di servizi igienici e spogliatoi.
Il comune di Napoli, che parteciperà in minima parte, manterrà l’uso degli uffici, delle palestre e il diritto di organizzare eventi. Il lodo riguardo la pista d’atletica rimane invece: il comune non vuole privarsene.