Il Tribunale di Napoli ha inflitto 456 anni di carcere a 69 appartenenti al clan Contini. Con queste condanne viene di fatto messo in ginocchio il clan considerato dagli inquirenti il pilastro dell’alleanza di Secondigliano.
L’associazione antiracket SOS IMPRESA-RplL si è costituita parte civile in questo processo ed ha sostenuto le ragioni di alcune vittime delle attività criminali del clan. L’associazione esprime grande soddisfazione per l’esito del processo e ringrazia la magistratura inquirente, le forze dell’ordine e i giudici della prima sezione penale “collegio A” che hanno accolto, in buona parte, le richieste della DDA di Napoli. “Le pesanti condanne inflitte dal Tribunale al clan Contini, ha dichiarato Luigi Cuomo presidente di SOS IMPRESA-RplL, confermano la regola che la camorra, anche quella più efferata e potente, non è invincibile. Lo stato è sempre più forte di qualunque organizzazione criminale, ha proseguito Cuomo, e con la collaborazione dei cittadini e delle vittime di questi soggetti la vittoria della legalità sulla camorra anche a Napoli può essere più solida e più imminente.”
Anche l’avvocato Alessandro Motta, che si è costituito parte civile per conto dell’associazione e delle parti offese, ha espresso la sua soddisfazione per l’esito giudiziario disposto dal collegio giudicante presieduto dal giudice Marco Occhiofino.