Le primarie del pd per la scelta del candidato sindaco pare che proprio non vadano giù agli altri partiti di centrosinistra. E il primo è il psi che in un comunicato definisce lo strumento obsoleto, una consultazione pseudopopolare. Ma a non piacere non è solo lo strumento ma anche i quattro candidati che sono definiti “nani della politica”. Secondo il psi dunque le primarie dovrebbero essere scavalcate per un nome condiviso. E lo stesso Corrado Gabriele ritiene che prima venga il programma poi il candidato unico.
I quattro in corsa però non ci stanno a rinunciare alla competizione soprattutto perché come ha dichiarato Antonio Poziello: “Non sono state avanzate proposte di inserimento nelle primarie da altri partiti. Non ci possiamo permettere cambiamenti dell’ultimo minuto. Il pd è il motore del centrosinistra gli altri potranno dare contributo di idee”.
Insomma il psi vorrebbe sedersi al tavolo delle trattative ma secondo Giovanni Russo “La telenovela delle primarie regionali e in parte anche locali sta screditando il metodo delle primarie. Oltre questo strumento c’è solo una soluzione: una proposta alla Mattarella. Se il psi a Giugliano ha un nome del genere lo faccia. Altrimenti è solo vecchia politica”.
Dello stesso parere è Nicola Pirozzi. “una richiesta simile si doveva fare prima, adesso mi sembra solo un modo per far saltare le primarie – ha detto – I socialisti proponessero un nome, ma entro un paio di giorni”. E sulla battuta dei nani Pirozzi replica: “Altro che nani i candidati sono persone di peso e all’altezza del ruolo”.
Molto perplesso della dichiarazione dei socialisti è Raffaele Pacilio. “Il pd è l’unica forza presente gli altri scrivono comunicati stampa senza neanche firmarsi. Vorrei sedermi al tavolo con queste persone e confrontarmi ma non so con chi sto parlando, sembra un gioco tra bambini. Le primarie sono una grande esercizio di democrazia, altro che battaglia tra nani”.