Omicidio a Lago Patria, si esclude la pista del serial killer

Si esclude la pista del serial killer nelle indagini sulla morte della donna a Lago Patria. Ivanika Sanda 30 anni, viveva nel casertano, ma originaria della Romania, è stata ritrovata senza vita in una stradina della Circumlago dopo una segnalazione anonima giunta al 113. E’ stata ritrovata con il volto riverso nel fango a pochi metri da un cumulo di rifiuti in una zona appartata.

Il medico legale giunto sul posto ha accertato che la donna è stata aggredita alla testa da un corpo contundente che le ha provocato la morte. Ivanika ha riportato infatti un profonda ferita al capo.

La zona è abitualmente frequentata da prostitute e anche la vittima probabilmente doveva essere del giro, visto il suo abbigliamento. Diverse le piste seguite dai carabinieri che stanno indagando per risalire all’omicida. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stata una rapina finita male o il folle gesto di un cliente o ancora il risultato di una lite per il controllo del territorio. Non si esclude però la possibilità di una fatalità. Le indagini sono a tutto campo. Il magistrato ha difatti disposto il sequestro della salma per l’autopsia.

L’ipotesi di un serial killer della zona è però esclusa. Solo qualche giorno fa era stato ritrovato il cadavere di una trans sempre nei pressi della Domitiana, per questo si pensava a un nesso tra i due episodi. In quel caso la morte è stato accertato che è stata provocata da overdose, la donna non nessun segno visibile di violenza.

 

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