Incastrato da un sms, viene arrestato dopo un mese mentre consuma un caffè al bar. Lo scorso dicembre gli uomini della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale arrestavano in via Cesare Rossaroll, traversa di via Foria, una coppia di coniugi, D’Andrea Carmela e Nasti Giovanni, dopo avere individuato l’abitazione degli stessi come base per il confezionamento e lo spaccio di droga.
Gli agenti facevano irruzione nell’abitazione dei due e rinvenivano all’interno di un borsone nella camera da letto 400 grammi di cocaina pura, pronta ad essere tagliata e confezionata, e, all’interno dell’armadio, nascosta tra i borsoni, la somma di 500 euro. Nel corso della perquisizione giungeva sul cellulare dell’uomo un sms, dal cui tenore emergeva chiaramente che i due non erano soli a gestire la piazza di spaccio. Pertanto i poliziotti si recavano immediatamente presso l’abitazione dell’intestatario del numero dal quale era partito l’sms, ovvero Manzo Ciro. Sul posto non era presente l’interessato, ma solo il padre.
Effettuata la perquisizione, in un cofanetto riposto su un mobile del salone gli agenti rinvenivano all’interno di un borsone sportivo, debitamente nascosto, una serie di involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di circa 600 grammi, oltre ad un bilancino di precisione, una macchinetta sottovuoto per le relative buste, un rotolo di buste in cellophane, un taglierino e un passamontagna. Il Manzo, assente, veniva denunciato in stato di irreperibilità.
Nella giornata di ieri veniva eseguita dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli: il Manzo veniva rintracciato mentre era seduto ad un tavolino di un bar in via Cesare Rossaroll ed immediatamente condotto presso la Casa Circondariale di Napoli- Poggioreale.