Baby gang, vertice con ministro Minniti a Napoli: “Metodi terroristici. Cento uomini in più”

Emergenza baby gang, vertice con Minniti oggi a Napoli. Il ministro dell’Interno ha presieduto, in Prefettura, al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Al termine del vertice, con forze dell’ordine e rappresentanti istituzionali, è stato annunciato l’invio di altri 100 uomini per controllare le zona della movida.

“A Napoli – ha detto Minniti – verrà rafforzato il controllo dell’ordine pubblico con l’ invio di reparti straordinari, 100 unità destinate al controllo di quelle zone maggiormente frequentate dai giovani. Non consentiremo alle baby gang di cambiare le abitudini dei giovani napoletani. Possiamo dire – ha spiegato il responsabile del Viminale – di essere sulla buona strada o di aver già individuato i responsabili delle violenze inaccettabili di questi giorni a Napoli. Questo grazie all’aumento dell’efficienza dei mezzi di contrasto, in particolare la videosorveglianza”.

“Non dico che le babygang siano terroristi, – ha spiegato il ministro – ma usano metodiche di carattere terroristico: quella di colpire perché si è casualmente in un posto. Abbiamo un’assimilazione di metodiche tipiche di altre attività criminali. C’è una violenza nichilista che non ha alcun rispetto per il valore della vita, ed è ancora più drammatico se impatta con dei giovanissimi. Ho incontrato le famiglie dei ragazzi aggrediti, Arturo e sua madre, i ragazzi vittime di violenza a Pomigliano, ho mandato un saluto a Gaetano. Sono stati incontri importanti che considero momenti di arricchimento”.

“Ho incontrato persone coraggiose – ha aggiunto Minniti – che hanno subito gravissimi e inaccettabili violenze ma hanno dimostrato forza di reazione straordinarie e di questo le Istituzioni sono grate. È chiaro che ci troviamo di fronte ad un fenomeno che non può essere affrontato solo come una questione di ordine pubblico”.

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