Il quarto circolo intitolato a Don Peppino Diana, il parroco ucciso dalla camorra, esempio di coraggio e legalità. Questa l’intenzione della preside dell’istituto scolastico di via Ripuaria. Peccato però che la scuola viva in un contesto di degrado assoluto e di abbandono. Che esempio si dà ai bambini se si intitola una scuola ad un rappresentante della legalità e della giustizia se poi a pochi metri c’è questo scempio?
Proprio accanto alla scuola un palazzetto abbandonato, una zona certo recintata ma strapiena di rifiuti di ogni genere. Il tutto proprio a ridosso dell’istituto scolastico che grazie agli sforzi di dirigente e docenti riesce comunque a trasferire valori importanti ai ragazzi in classe. Ma appena fuori dalla scuole c’è tutto e il contrario di tutto. A partire dai rifiuti e dai sacchetti dei vicini campetti fino alla stessa via Ripauria, strada colabrodo, da sempre abbandonata e regno del disordine più assoluto.
Perché poi si recinta una zona in quel modo e non si rimuovono i rifiuti? Le acque di questi giorni avranno trascinato nelle vicine terre tutto il contenuto di quei sacchi. Ciò che più sconcerta però è la vicinanza alla scuola che lotta per sopravvivere e che ora vuole darsi anche un nome importante. Ma affinché non resti solo una scritta su un cartellone si deve trasformare anche tutto quello che c’è intorno altrimenti resta nero su bianco e nulla di più.