Lusciano, ucciso mentre gioca a carte: annullata la condanna del killer

Lusciano. Annullata la condanna per omicidio nei confronti di Antonio Abile dalla Corte Suprema di Cassazione. L’uomo infatti è accusato di aver ucciso Ciro Mercede, avvenuto nel 1994, mentre la vittima giocava all’interno di un circolo del centro cittadino.

Mercede fu crivellato da cinque colpi di pistola fatti esplodere da due uomini, coperti in volto, che fecero irruzione club. Dopodiché si allontanarono dal luogo del delitto a bordo di un’auto guidata da un complice. A seguito delle indagini – come riporta Edizione Caserta – l’omicidio era stato commesso con premeditazione: il delitto, infatti, era stato maturato all’interno del clan Bidognetti.

Ventiquattro anni fa, la Corte di Assise di Appello di Napoli aveva giudicato colpevole Abile, attribuendogli il ruolo di “specchiettista”. La sentenza di ieri, invece, ha completamente ribaltato l’esito, annullando così la condanna di 21 anni di reclusione nei confronti di Antonio Abile. Il processo è stato attualmente rinviato nuovamente alla Corte di Assise per valutare attentamente la vicenza e i rilievi mossi dalla difesa.

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