Si chiama ‘Spartacus reset’, l’operazione che ha visto impegnati circa 200 carabinieri di Casal di Principe, con elicotteri e unita’ cinofile, dalle prime ore dell’alba, per l’esecuzione di 40 misure cautelari emesse dal gip di Napoli nei confronti di vertici e affiliati del clan dei Casalesi. Tra i destinatari del provvedimento, due dei figli del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, Carmine e Nicola.
Le accuse vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso all’estorsione, ricettazione, detenzione d’armi, reati aggravati dal metodo mafioso. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Napoli, Caserta, Avellino, Lecce, Terni, L’Aquila Cosenza, Cuneo, Prato, Frosinone, Trapani e Taranto. E così che il controllo del territorio del Casertano, un tempo ‘governato’ dal gruppo del boss Francesco Bidognetti detto Cicciotto ‘e mezzanotte, detenuto da anni al 41 bis, era passato nelle mani della cosca che fa capo a Francesco Schiavone, anche lui dagli anni ‘90 al carcere duro, ma ancora la ‘famiglia’ di punta dei Casalesi.
Carmine Schiavone è anche stato il reggente del clan fino all’arresto e l’estensore materiale di alcuni libri contabili sequestrati, e di una lista degli affiliati che percepivano lo stipendio e degli imprenditori che versavano il pizzo, aggiornata al 2013 ora nelle mani dei pm e dei militari dell’Arma.
“Ancora una volta desidero complimentarmi con l’Arma dei Carabinieri per la vasta operazione che fin dalle prime ore di questa mattina li ha visti impegnati per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di oltre 40 persone, ritenute responsabili di vari tipi di reati tutti aggravati dal metodo mafioso”. Queste le parole del sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano. “Un’azione magistralmente condotta dai Carabinieri – ha ribadito Alfano – che ha contribuito affinchè fossero assicurate alla giustizia persone dedite alla criminalita’ organizzata e al delinquere”.