Blitz anticamorra a Secondigliano contro il clan di Lauro e i Vanella Grassi. In manette anche Salvatore di Lauro, 30 anni, detto “Terremoto“, figlio di “Ciruzzo Il milionario”. L’operazione è scattata questa mattina mattina all’alba a opera della squadra mobile della Questura di Napoli e delle Fiamme Gialle del Gico della Guardia di Finanza di Napoli.
Quattordici le misure eseguite nei confronti di altrettanti soggetti su ordine della DDA di Napoli (i nomi in fondo all’articolo). I soggetti sono ritenuti responsabili a, diverso titolo, di vari reati tra cui associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi, favoreggiamento ed estorsioni, con condotte accertate nel periodo dal 2012 al 2014.
Grazie alle indagini, è stato possibile ricostruire le responsabilità di capi, promotori e sodali delle associazioni camorristiche Di Lauro e Vinella Grassi, attive nei quartieri di Secondigliano e Scampia, in relazione a un vasto traffico di sostanze stupefacenti, per lo più hashish e cocaina, che vedeva coinvolte figure di vertice dei citati clan, in affari tra loro e con altre consorterie tra cui, in particolare, i Marfella-Pesce di Pianura.
Oltre all’ingente business del traffico di stupefacenti descritto, è stato accertato anche un ampio giro di furti di auto e conseguenti estorsioni attraverso la tecnica del cavallo di ritorno. Le indagini hanno censito l’operatività dei clan a partire dal 2012, epoca in cui, dopo la definitiva scissione dai Di Lauro, avvenuta nel 2007, il gruppo della Vinella Grassi si era nel tempo affermato sempre più sugli scenari di Secondigliano e Scampia, stringendo alleanze con i Marino e Leonardi e dando vita allo scontro armato con gli Abete-Abbinante-Notturno, noto come terza faida di Scampia.
E’ stata infine fatta luce, grazie alle dichiarazioni collaborative rilasciate sull’accaduto, il coinvolgimento in un tentativo di omicidio – ai danni di Giovanni Esposito, detto «’O muort» – anche da parte di Claudio Auricchio, finanziere “infedele” con il grado di appuntato scelto, allora in forza al Gruppo Pronto Impiego di Napoli e attualmente sospeso dal servizio. Oltre a figurare tra i soggetti più vicini ad Antonio Mennetta durante il suo periodo di latitanza, è emerso il suo diretto coinvolgimento proprio nel traffico di sostanze stupefacenti gestito dall’organizzazione della Vinella Grassi, intessendo, tra l’altro, diretti rapporti anche con figure apicali della consorteria Di Lauro.
LEGGI I NOMI:
AURICCHIO CLAUDIO, destinatario di O.C.C.C.;
• NOCERONI LUIGI, destinatario di O.C.C.C.;
• DI LAURO SALVATORE, alias TERREMOTO, destinatario di O.C.C.C.;
• APREDDA ANIELLO, destinatario di O.C.C.C.;
• CERINO SALVATORE, destinatario di O.C.C.C.;
• OREFICE PIETRO MARIANO, destinatario di O.C.C.C.;
• TARANTINO ANTONIO, destinatario di O.C.C.C., già agli arresti domiciliari per altro;
• SABATINO CARMINE, destinatario di O.C.C. agli arresti domiciliari;
• FRUGUGLIETTI NICOLA, destinatario di O.C.C.C.;
• DI SAVIO SALVATORE, destinatario di O.C.C.C;
• EMMAUSSO TULLIO, destinatario di O.C.C. C.;
• LUONGO SALVATORE, destinatario di O.C.C.C. già detenuto in carcere;
• MARFELLA SALVATORE, destinatario di O.C.C.C. già detenuto in carcere.