Castellammare, scoperta estorsione nonostante il silenzio della vittima: un arresto

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Picchiato per un debito in ospedale e, nonostante abbia fornito una falsa dichiarazione in ospedale, i Carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno scoperto l’estorsione e un presunto affiliato al clan Cesarano.

Il  Tribunale di Napoli su richiesta della Dda, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione e lesioni personali gravi, aggravate dal metodo mafioso, nei confronti di S.M., 40 anni, ritenuto vicino al clan Cesarano, attivo tra Castellammare e Pompei.

Le indagini sono scattate nel novembre del 2015, quando all’ospedale di Castellammare giunse un imprenditore 29enne, gravemente ferito, dichiarando di essersi infortunato in casa. Ma le ferite non erano compatibili con un infortunio del genere. I militari hanno quindi scoperto che la famiglia dell’imprenditore da tempo subiva richieste estorsive da parte del 40enne, per un debito di 7mila euro contratto con il padre dell’estorsore.

L’aguzzino si era appropriato arbitrariamente di alcune sue piccole imbarcazioni ormeggiate nel porto cittadino e poi, ritenendo che non fosse abbastanza, aveva picchiato il 29enne al punto da costringerlo a subire l’operazione di asportazione della milza. Il 40enne è stato portato a Poggioreale.

 

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