Prostituzione, scoperto giro guidato da una napoletana: 19 indagati

I Carabinieri della compagnia di Potenza hanno consegnato avvisi di conclusione delle indagini preliminari a 19 persone indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al furto aggravato di energia elettrica nelle province di Potenza, Brindisi, Cosenza e Napoli.

L’organizzazione era diretta da una donna di 35 anni, di Napoli, che gestiva appartamenti (affittati da ignari proprietari) situati in diverse città per ospitare donne e transessuali – provenienti nella maggior parte dei casi dal Sud America – che si prostituivano. L’organizzazione si occupava di tutto: dal reclutamento delle ragazze e dei transessuali, alle questioni logistiche, dalla fornitura di preservativi, lubrificanti, asciugamani fino alla pulizia degli appartamenti. L’indagine ha perso avvio, nel gennaio 2017, da un controllo effettuato dai carabinieri in un appartamento di via Messina a Potenza. I carabinieri scoprirono un allaccio abusivo e diverse donne in abiti succinti. Secondo gli investigatori, la maitresse dietro il pagamento di somme che oscillavano tra i 50 euro giornalieri e i 250/350 euro settimanali, a lei versate tramite ricariche postepay, procurava gli appartamenti, situati in zone appartate, tali da assicurare segretezza e discrezione, reclutava le prostitute e le prelevava dalle stazioni ferroviarie.

Agli autisti che prelevare ed accompagnare le donne, veniva corrisposto un compenso dai 20/30 euro. Poi il resto dell’organizzazione si occupava di tutta il resto: manutenzione degli appartamenti, spostamenti, inserti pubblicitari, fornitura di biancheria, preservativi ed altro supporto logistico, necessario per lo svolgimento dell’attività illecita, compresa la donna per le pulizie negli appartamenti, gli asciugamani, le salviette, le lenzuola, i cuscini, il lubrificante e la riscossione del canone di locazione .

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