Casal di Principe, svolta nell’omicidio Mottola: arrestati tre indagati

E’ fatta luce su un omicidio avvenuto 23 anni fa. Su impulso della DDA di Napoli, i carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco aggravati dal metodo e finalità mafiose

L’indagine, avviata nell’anno 2016, a seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali Giuseppe Misso e Nicola Panaro, ha consentito di far luce su di un efferato omicidio ai danni del pregiudicato Antonio Mottola (nato a Casal di Principe il 1959), avvenuto a Casal di Principe il 5 luglio 1995, affiliato all’organizzazione camorristica della Nuova Famiglia, capeggiata allora da Antonio Bardellino, operante in Casal di Principe e nei comuni limitrofi, per conto della quale era addetto alla raccolta del denaro proveniente dalle estorsioni a commercianti e imprenditori. 

L’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma ha collocato il fatto di sangue nell’ambito di quell’epurazione degli esponenti facenti capo alla famiglia “Bardellino” nonché nella successiva contrapposizione armata nell’ambito dello stesso clan dei casalesi, tra gli Schiavone/Bidognetti da una parte e i De Falco/Quadrano/Venosa dall’altra.

In particolare il delitto fu commissionato da Schiavone Walter e materialmente eseguito da Russo Giuseppe detto “o’ padrino”, Misso Giuseppe detto “caricallieg”, Panaro Nicola detto “o’ principino”, Caterino Oreste (deceduto) e Salzillo Bruno (con il ruolo di segnalare la presenza della vittima) perché, alla luce dell’allora recente collaborazione con la giustizia di Quadrano Giuseppe, si è temuto anche che Antonio Mottola, appartenente alla medesima fazione di quest’ultimo, potesse, qualora arrestato, riferire su eventi delinquenziali per loro compromettenti.

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