Orrore in Campania. A Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, madre e figlio sono stati trovati morti in casa. Erano lì da tre giorni. Ad accorgersene i vicini, attirati dalla puzza nauseabonda che proveniva dall’appartamento. Le vittime sono Saverio Ronzo e la mamma, Marta Vito. Lo scenario della tragedia è via Trento.
Secondo una prima ricostruzione, il 56enne si è infilato una siringa nel braccio ed è morto per overdose. La mamma, 92 anni, accorgendosi di quanto stesse succedendo, chiede aiuto e muore d’infarto ai piedi del letto. In casa, l’odore di gas di un fornello l asciato forse acceso sul piano cottura. Queste le prime ipotesi. I cadaveri sono stati trovati dal carabinieri della compagnia di Capua, diretti dal capitano Francesco Mandia, nell’appartamento al secondo piano.
Le porte sono state sfondate dai vigili del fuoco ieri sera: sul posto si sono diretti anche gli agenti della polizia municipale del paese che hanno bloccato il traffico lungo la strada e fermato gli automobilisti. La scoperta, alle ore 20 o poco più. All’inizio si pensava a una perdita di gas. Dopo l’accesso nell’abitazione tutto è apparso chiaro. Saverio, la notte fra sabato e domenica, si sarebbe preparato una dose di eroina: siringa da un lato e laccio in silicone dall’altro. La dose, però, era probabilmente troppa.
È stato a quel punto che avrebbe cominciato a lamentarsi e a chiamare l’anziana. La donna avrebbe cercato di rianimare il figlio, ma sarebbe morta qualche ora dopo, piegata in due dalla sofferenza. Saverio Ronzo era un ex operaio di una fabbrica. La sua fidanzata storica lo aveva lasciato e lui era rimasto solo. L’unica persona che gli era rimasta accanto era la mamma.