Si sono svolti oggi a Caserta alle 12 i funerali di Susanna Crispino, la 28enne stroncata da un infarto nel bagno di casa lo scorso 5 marzo. Giovane avvocatessa, dottoranda in giurisprudenza, Susanna è stata trovata esanime nel bagno di casa dal padre, nella sua abitazione in via Vescovo Natale, a due passi dalla chiesa del rione Tescione a Caserta.
Susanna la sera prima aveva passato una serata con le amiche. Il mattino del 4 marzo avrebbe avuto un malore, si sarebbe recata in bagno e sarebbe morta. Il padre l’ha trovata esanime e ha avuto la prontezza di chiamare i soccorsi, ma per lei non c’è stato nulla da fare.
Divisa tra Caserta e Palermo, aveva frequentato l’Università Vanvitelli di Santa Maria Capua Vetere. Si era laureata in Giurisprudenza e aveva una passione per il diritto penale: sognava di diventare un magistrato anti-mafia, sull’esempio di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. In molti la ricordano per la sua attività fnell’associazione Agenda Rossa.
La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo dell’avvocatura casertana. Susanna Crispino lascia i genitori, padre e madre entrambi in pensione, e una sorella. Le esequie si sono celebrate nella Chiesa di San Pietro in Cattedra, nel rione Tescione, in presenza di amici, parenti e conoscenti colti di sorpresa da una morte che getta tutti nell’incredulità.
Tantissimi i messaggi pubblicati sulla sua bacheca Facebook, anche da amici spagnoli, che la 28enne aveva conosciuto in Erasmus. “L’amore per la giustizia e la verità, sostenute dalla tua determinazione, hanno guidato la tua intensa e bella vita. La tua splendida amicizia è stata un onore, ciao Susanna!”, scrive Orazio. “Da quando mi e ci hai lasciati ogni mattina mi sveglio pensando a tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Ho avuto la fortuna di conoscere una persona speciale ma soffro maledettamente al pensiero di averti persa per sempre”, il ricordo di Anna. “A una delle donne più forti, genuine e autentiche che abbia mai conosciuto. Il mio pensiero oggi è tutto per te”, la dedica di Roberta.
