Marco Sepe, avvocato giuglianese appartenente al collegio difensivo di Luciano Moggi, è intervenuto a Club Napoli All News, in onda su Teleclubitalia. Queste le sue dichiarazioni: “Prescrizione? Stanno discutendo una legge in Parlamento sulla questione. Non mi sarei mai aspettato una cosa nel genre nel 2006. Tutti gli arbitri tranne uno sono stati assolti, restano in piedi o sono prescritti, altri imputati. Ieri in Cassazione siamo stati invitati a parlare poco, sapendo che si sarebbe trattato di un fatto prescritto, non sarebbero mai entrati nel merito. Non so se tutto questo sia un bene o un male, l’unica certezza è che Moggi finisce la sua vicenda giudiziaria con una prescrizione e non si saprà mai i fatti come sono realmente andati. In questi anni abbiamo organizzato forum con suoi colleghi, con autorevoli giornalisti e ne abbiamo sempre parlato. Ci siamo preoccupati di portare alla luce quante più vicende possibili e c’è un dato che continuo a ribadire: estrapolare 20 telefonate su 200 mila e portarle davanti alla Figc, nel 2006, mandando la Juve in serie B e portando tutti in processo, non è abbastanza. Il processo è servito a dimostrare che c’era un andazzo sbagliato. Nel 2006 io ero ancora un giovane collaboratore, ammetto che non era facile girare al fianco del direttore, ma chi ha seguito il processo nei dettagli ricorda parecchi aneddoti. Attualmente non credo che il calcio stia meglio del 2006, guardando la realtà dei fatti. Le due milanesi all’epoca erano preparate e organiche ad un sistema che le vedeva partecipi in federazione con i propri rappresentati con tanto denaro da spendere, Moggi faceva gli interessi della Juventus, né più né meno degli altri. Secondo la sentenza, Moggi aveva costruito quest’associazione per favorire questione personali, non la Juventus. I campionati non furono falsati, questo è un punto a favore della Juventus nell’ambito legale. E’ curioso come non siano mai stati approfonditi i rapporti tra Galliani e Collina, in merito a quella cena fuori di cui si parlò tanto. Poco dopo Collina uscì dal sistema, cosa particolarmente curiosa, restando fermo per il contratto con l’Adidas prima di entrare nel UEFA. Non è mai stato facile far l’arbitro, ieri ho viaggiato con Calvarese e la terna che ha diretto Napoli-Atalanta, c’è stato un certo disagio, anche da parte mia, non le nascondo i commenti. Nel processo sono emersi mille rapporti. Tutti gli arbitri sono stati assolti. C’è da dire poi che ci sono situazioni che vanno interpretate per quelle che sono, estrapolare conversazioni personali ti porta a dedurre cose magari diverse dalla realtà dei fatti”.
Francesca Di Vito