Giugliano. 12 marzo 2017, esattamente un anno fa. Il 16enne Alessio Granata era uscito per trascorrere il sabato con gli amici ma non è più ritornato a casa. La sua vita è stata spezzata sulla circumvallazione esterna, tra Giugliano e Villaricca. Viaggiava a bordo della sua Yamaha 125 quando si è scontrato con un’auto. Il volo dalla sella ed il violento impatto con lo spartitraffico. Troppo gravi le lesioni riportate, nemmeno il casco è riuscito a salvarlo.
Una vicenda che ha fatto partire un accesso dibattito sulla sicurezza stradale nell’area nord di Napoli, in particolare su quell’asse viario che insieme all’asse mediano registra un’elevatissimo tasso di incidenti. In prima fila, nella richiesta di maggiore sicurezza stradale, la famiglia e gli amici del ragazzo. “La morte di Alessio non sia vana ma serva a far nascere una riflessione ed a mettere in campo interventi concreti” è stato il messaggio.
Quell’incrocio era pericoloso, l’avevano confermato anche i tecnici ed era già stata programmata la realizzazione di una rotonda. L’iter ha subito un’accelerazione, però, solo dopo la tragedia, facendo nascere anche una querelle tra i due comuni interessati. Villaricca ha deciso di realizzare la rotatoria senza l’accordo con Giugliano. E’ partita la fase sperimentale ma questo ha creato altre tensioni tra le due amministrazioni. Giugliano dopo qualche settimana ha annunciato la volontà di intervenire per migliorare il progetto. Al momento prosegue la fase sperimentale ma in molti lamentano traffico e disagi e non è ancora chiaro come proseguirà l’intervento.
Intanto oggi è il giorno del ricordo per quel ragazzo andato via troppo presto a causa di una tragedia forse evitabile. La sua scuola, l’istituto Galvani di Giugliano, stamani si è fermata per ricordare. Alle ore 11 tutti in silenzio all’Iti, un minuto di raccoglimento al suono della campana poi terminato con un forte applauso. Alle 19 si terrà invece una messa alla chiesa San Francesco d’Assisi di Villaricca.
