E’ morto a soli 13 anni Salvatore Giusti, il bambino deceduto all’ospedale Monaldi di Napoli lunedì scorso. I funerali del piccolo si sono svolti l’altro ieri, 14 marzo, presso la chiesa evangelica di Melito. La cerimonia funebre si è poi conclusa al cimitero di Villaricca, dove il 13enne è stato sepolto.
Salvatore Giusti, trapiantato di cuore in una struttura ospedaliera di Roma, sarebbe l’ultima di una serie di giovani vittime, sottoposte a trapianto di organi, decedute negli ultimi anni all’ospedale Monaldi di Napoli. Ieri una manifestazione di protesta del “comitato genitori bimbi trapiantati”, guidato da Dafne Palmieri, ha bloccato l’uscita del nosocomio partenopeo e acceso l’attenzione dei media.
I genitori manifestano contro quelle che definiscono “le bugie” della Regione Campania e della direzione del Monaldi riguardo l’assistenza fornita ai piccoli pazienti. Il comitato ha denunciato che Salvatore è morto ricoverato in un reparto per adulti, non attrezzato alla cura e all’assistenza di bambini trapiantati.
La protesta nasce dalla chiusura del reparto di Cardiologia e di Terapia intensiva pediatrica. “Un reparto – dice Dafne Palmieri, madre di un ragazzo di 16 anni, presidente del comitato – la cui attività è sospesa da mesi e ai nostri figli non è garantita nemmeno l’adeguata assistenza pediatrica post intervento che deve essere fornita seguendo precisi protocolli di cura di cui non si ha alcuna notizia”.
Dafne sta proseguendo uno sciopero della fame, oggi giunto all’ottavo giorno, per scongiurare la chiusura del reparto e per sollecitare l’attenzione del capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinché intervenga a tutela dei giovani pazienti trapiantati ricoverati al Monaldi.