Si rimette tutto in discussione negli uffici del comune di Giugliano. La riorganizzazione voluta dal primo cittadino Antonio Poziello si scontra oggi con la sentenza del Tar dopo il ricorso presentato da Maria Rosaria Petrillo. La ex comandante della polizia municipale dopo il suo trasferimento dal corpo dei vigili all’ufficio servizi demo-anagrafici ed elettorale aveva presentato ricorso.
Il tribunale amministrativo ha in parte accolto quanto detto da Petrillo e in parte ha rimandato l’esito al giudice ordinario. In pratica secondo il collegio l’accorpamento di polizia municipale con il settore dei servizi sociali sarebbe in contrasto con la legge relativa all’ordinamento di polizia municipale, una legge regionale e le norme regolamentari del consiglio comunale. Insomma la macro-area attualmente gestita da Salvatore Petirro non è conforme alla normativa, così il tar ne ha disposto la sua sospensione. In merito invece ai singoli decreti di nomina con cui il sindaco ha disposto che Petrillo divenisse nuova dirigente dell’ufficio anagrafe e Petirro della municipale il tribunale amministrativo non si esprime ma rinvia la decisione al giudice ordinario. Questo significa che quella delibera di riorganizzazione della macchina amministrativa per adesso è congelata ma sul caso specifico della Petrillo adesso dovrà decidere un altro giudice.
Il sindaco Poziello al momento non si sbilancia: “Non ho commentato prima e non commento neanche oggi. Noi continuiamo a lavorare”, fa sapere il primo cittadino. Intanto però l’opposizione ha immediatamente commentato la notizia definendola come un’altra sconfitta per l’amministrazione. “Giustizia è fatta – ha commentato Anna Russo – Pare che le forzature amministrative ormai siano consuetudine al Comune di Giugliano ma talvolta la magistratura rimette ordine tra gli slogan e la totale mancanza di adeguate motivazioni che le giustifichino nella loro irritualità”. Per gli esponenti del partito democratico in consiglio “questa sentenza dimostra ancora una volta l’arroganza dell’amministrazione, l’incapacità gestionale e il rispetto delle più elementari norme”.
“Dopo quello sull’ecovillaggio rom quest’Amministrazione perde un altro ricorso” – dichiarano Nicola Pirozzi, Adriano Castaldo, Mena Sabatino e Diego d’Alterio. “Avevamo sollevato notevoli dubbi all’epoca della rimozione del Comandante della polizia municipale locale ed i fatti ci hanno dato ragione. Anche in questo caso ci si accanisce e ci si arrocca sulle proprie posizioni, si spendono fior di quattrini per gli avvocati e puntualmente si esce sconfitti. Forse sarebbe il caso di “studiare” prima le “carte”, anziché buttarsi in battaglie legali dall’esito, talvolta, scontato”.