Nella mattinata odierna, tra Parma, Sassari e l’Aquila, militari della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad una misura cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale DDA, nei confronti di 3 persone (tutte già detenute) ritenute responsabili, a vario titolo, omicidio, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo aggravati dal metodo mafioso e commessi al fine di agevolare il clan dei casalesi
L’indagine, avviata nell’anno 2017, ha consentito di: far luce sull’efferato omicidio di Quadrano Giuseppe, classe 53, postino, cugino dell’omonimo collaboratore di giustizia, avvenuto il 7 luglio 1996; ricondurre le motivazioni dell’azione delittuosa alla volontà del clan dei casalesi – fazione Schiavone di impedire la proliferazione di nuovi collaboratori di giustizia; attribuire il ruolo di mandante dell’omicidio a Francesco Schiavone, detto “Sandokan” ed a Francesco Schiavone detto “cicciariello”.
Nelle indagini è emerso che all’esecuzione dell’omicidio prese parte, tra gli altri, anche Panaro Sebastiano, classe ’69. Quest’ultimo nella circostanza, alla guida di una Fiat Punto, condusse il commando in via Acquaro di San Cipriano d’Aversa, davanti al bar Orientale, dove furono esplosi complessivi 12 colpi calibro 9×21 all’indirizzo della vittima, cagionandone la morte.