Movimento 5 stelle, polemica su un post del portavoce Nicola Palma. “Ferrara sarà querelato”. “Frecciatine” anche in casa Pd

Tira aria di tempesta nel Movimento 5 stelle di Giugliano. Dopo il “caso Ruocco”, un altro post di Facebook scatena la polemica. Ma stavolta il post “incriminato” è del portavoce del Movimento Nicola Palma. A pubblicarlo è Vincenzo Ferrara, ex organizer dell’ufficio comunicazione dei 5 stelle a Giugliano, fuoriuscito dai grillini solo qualche giorno fa dopo un’assemblea nella quale si valutavano le candidature alle prossime elezioni.

LA REPLICA – Nel post Palma scrive: “Ma non si potrebbe fondare un quartiere a Giugliano con sole famiglie originarie e senza tutta questa gente trapiantata che ci ha invaso negli ultimi anni? Qualcosa di buono c’è pure..ma poco”. Il portavoce però annuncia una querela nei confronti di Ferrara. “Sono stati commessi dei reati e ne risponderà dinanzi alle autorità competenti – dichiara Palma – Quel post di due anni fa non si riferiva assolutamente a tutti ma ad alcuni miei vicini di casa. Mentre nel Pd ci sono indagati e condannati che restano al loro posto e nessuno dice niente mentre a destra si ricandidano molto consiglieri uscenti da un commisariamento per infiltrazioni camorristiche il problema di Giugliano è Nicola Palma che sbotta sui vicini” chiosa il candidato sindaco del Movimento. E sulle dimissioni richieste da Ferrara secondo cui le regole che sono state applicate a Ruocco devono essere applicate anche a Palma, il portavoce risponde che le dichiarazioni di Ruocco che si augurava la morte delle persone non si possono associare alle sue sui vicini di casa.

INAUGURAZIONE SEDE – Intanto sabato mattina sarà inaugurata la sede del Movimento al Corso Campano alla presenza di Di Maio, della candidata alla presidenza della Regione Ciarambino e di Giarrusso.

PD – Di post e commenti al vetriolo, seppur velati senza fare nomi e cognomi, non ne è esente neppure il Pd. E qui i due protagonisti sono l’onorevole Palma e il candidato sindaco Antonio Poziello. Dopo la vicenda Ferrandino, infatti, la deputata in un post su Facebook scriveva: “E’ giusto che chiunque prima di essere eletto venga coinvolto in inchieste giudiziarie si faccia da parte”. Parole che si potrebbe pensare fossero rivolte tra gli altri anche a Poziello che, seppur non volesse rispondere all’onorevole scrive un post senza fare nomi e cognomi ma che si potrebbe intendere come una risposta. “Ruocco ci ha fatto comprendere il clima che stiamo creando, tutti nessuno escluso, in questo Paese. Dove si parla a vanvera e si risponde “a schiovere”. A cominciare dai banchi del parlamento per finire poi sulle bacheche di facebook. Magari anche dirigenti di partito, parlamentari e capibranco si limitassero a sparare stupidaggini solo nei pub”.

 

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