Ben nove le condanne inflitte ieri per il processo scaturito dall’operazione Azimut, quella che permise di scoprire l’alleanza tra la fazione Schiavone dei Casalesi, gli Esposito di Sessa Aurunca e gli ex La Torre di Mondragone.
Gli imputati sono di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Sessa Aurunca e Mondragone. L’inchiesta – come Edizionecaserta.it – permise di “individuare gli attuali capi e gregari del clan dei Casalesi” e di documentare il patto “tra i gruppi criminali Venosa, Zagaria, Iovine e Bidognetti per la gestione unitaria delle attività criminali sul territorio e la ripartizione, mediante la gestione di un’unica cassa, degli illeciti proventi”.
Il gruppo criminale composto a sua volta da altri quattro fazione, nonostante momenti di forte trepidazione, ha continuato a schierarsi con la fazione Schiavone, nonché clan a capo dell’intera organizzazione camorristica. Carmine Schiavone rimase al vertice sino al suo arresto.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
In primo grado, col rito abbreviato:
- Antonio Baldascini (6 anni);
- Andrea Bortone (6 anni);
- Tommaso Della Valle (6 anni);
- Vincenzo Della Corte (6 anni);
- Umberto Venosa (4 anni);
- Vincenzo Gallo (3 anni e 4 mesi);
- Salvatore Ianuario (4 anni);
- Giuseppe Iovine (2 anni e 8 mesi);
- Renato Reccia (6 anni).
Invece in Appello:
- Antonio Baldascini 5 anni e 4 mesi;
- Andrea Bortone 5 anni e 4 mesi;
- Tommaso Della Valle 5 anni e 4 mesi;
- Vincenzo Della Corte 5 anni e 4 mesi;
- Umberto Venosa 6 anni (in continuazione con un’altra condanna);
- Vincenzo Gallo 10 anni (in continuazione con un’altra condanna);
- Salvatore Ianuario, 4 anni;
- Giuseppe Iovine 2 anni e 4 mesi;
- Renato Reccia 5 anni e 4 mesi.