Fanno l’autostop ed incontrano la morte, strage a Carrara

Carrara. Una serata in discoteca, forse un colpo di sonno. E l’auto, una Lancia Y blu, che si rovescia e si distrugge ad altissima velocità contro un muro di cemento a Marina di Carrara, vicino al mare. Quattro ragazzi muoiono sul colpo, un quinto si salva per miracolo. Perdono la vita Marco Crea, 22 anni di Avenza, e Irene Bellulovich, 19 anni di Marina di Carrara. Un terzo amico, Stefano Bozzini, 19 anni, è ferito ma per i medici è fuori pericolo. È sotto choc, chiede dove sono i suoi amici.

 

Ma tra le lamiere di quella macchina ormai irriconoscibile i vigili del fuoco estraggono a fatica altri due corpi. Sono quelli di due inglesi: Thomas Haycock, 29 anni Oliver Kemp, 35 anni. Da poco lavorano alla fabbrica Nuova Pignone di Carrara e su quella Lancia Y non ci sarebbero dovuti essere. Pare avessero perso per pochi minuti un passaggio di un connazionale e avevano chiesto ai ragazzi italiani, che non conoscevano, se potevano accompagnarli a Marina di Carrara. Uno di loro oggi sarebbe dovuto tornare a Londra a trovare i familiari.

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