Era pronto a colpire Alagie Touray, il 21enne del Gambia sbarcato a marzo in Italia e arrestato oggi a Licola, a Giugliano. L’uomo aveva dichiarato la fedeltà al Califatto dell’ISIS e aveva manifestato l’intenzione di compiere un attentato contro la folla a bordo di un camion, secondo una strategia collaudata da molti attentatori, tanto semplice quanto terrificante.
Ma dove voleva colpire Touray? In quale delle tante località campane affollate ogni giorno da turisti e bagnanti? Gli obiettivi sensibili sono tanti. Il lungomare di Napoli, via Mergellina e via Caracciolo rientrano di sicuro tra le potenziali arterie stradali dove i professionisti del terrore intendono colpire. Sono strade affollate, soprattutto nel weekend, e sono soprattutto sotto gli occhi di telecamere e tv: offrono la visibilità che gli attentatori cercano per moltiplicare gli effetti mediatici sui social network e in tv.
Altri luoghi potenzialmente adatti a un attacco terroristico sono l’Aeroporto di Capodichino e piazza Garibaldi, che ospita la stazione ferroviaria. Luoghi forse meno “scenografici” rispetto al lungomare, ma crocevia importante di pendolari e turisti, ancor più negli ultimi tempi, da quando Napoli è tornata ad essere una delle città italiane più visitate dopo Roma, Firenze e Venezia.
In provincia ci sono altri obiettivi sensibili che potrebbero finire nel mirino del terrorisimo islamico. Anzitutto il santuario di Pompei, di recente scenario di una guida spericolata contromano di un immigrato algerino ubriaco, che aveva poi dichiarato di essere guidato dalla mano di Allah: soltanto grazie all’intervento provvidenziale delle forze dell’ordine, non ci furono feriti. Altro obiettivo della jihad islamica è La Reggia di Caserta, che rappresenta per i potenziali attentatori un luogo molto frequentato dai turisti, oltre che un simbolo internazionale dell’architettura italiana.
Altro luogo su cui si sono attivate le misure dell’Antiterrorismo è il lungomare di Salerno, che nel periodo natalizio pullula di turisti da tutta Italia in visita per le luminarie. L’amministrazione è corsa ai ripari posizionando delle fioriere in cemento armato nei punti di accesso principali, così da impedire eventuali incursioni di terroristi a bordo di camion o automobili. Lo scorso novembre, tre furgoni di una ditta di gas furono rubati in un’autorimessa: si sospettò che potessero essere usati per un potenziale attentato; rischio, questo, che però non fu mai confermato da fonti della Questura.
Altri obiettivi sensibili, in provincia di Napoli e di Caserta, possono essere il lungomare di Pozzuoli e Sorrento, la base NATO di Lago Patria, a Giugliano, e quella di Gricignano d’Aversa.