Chiamano e chiedono un aiuto economico per Bea. Riferito a Beatrice Naso, la bimba morta a 8 anni a causa di una malattia rara che in molti avevano definito la bimba di pietra. Una truffa che infanga la memoria della piccola e della sua famiglia. Bea è morta lo scorso 15 febbraio, la sua malattia non le permetteva di camminare e crescere. Ora vergognosamente c’è qualcuno che lucra sulla sua morte per guadagnare qualche soldo e finanziare chissà cosa.
A parlarne è Torino Today che ha raccontato di come diversi negozi di Nichelino e di altri comuni piemontese limitrofi stiano ricevendo telefonate da millantatori che sostengono di essere all’ospedale Regina Margherita di Torino chiedendo una donazione di 30 euro per aiutare la piccola Bea. “È ricoverata in gravi condizioni in ospedale”, dicono al telefono. Ma Bea non c’è più e il suo ricordo è più forte di questo vile sciacallaggio nei suoi confronti.
La famiglia Naso conferma quanto accaduto e nega l’esistenza di una raccolta fondi a nome della bimba invitando tutti a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.