Associazione camorristica, truffa alle assicurazioni, riciclaggio, violenza privata, usura, abusiva attività finanziaria, intestazione fittizia di quote societarie, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio, induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, rapina e favoreggiamento personale. Sono i reati contestati, a vario titolo, per le 21 persone finite nell’inchiesta “Omphalos” che ora hanno ricevuto un avviso di conclusione indagini da parte della Procura.
Truffe e riciclaggio per la camorra dell’area nord: chiuse indagini per 21
Ci sono l’imprenditore Antonio Passarelli di Melito, sua moglie Teresa Gervasio e suo figlio Pasquale, Antimo Castigliano, professioni di Sant’Antimo, Carmine Chianese di Melito, Crescenzo Esposito di Giugliano (detto Enzuccio ‘o Griec), Cosimo Marino di Scampia, Domenico Massaro di Casa, Antimo Morlando di Sant’Antimo, Anna Morlando di Sant’Antimo, il collaboratore di giustizia Giuseppe Perfetto di Mondragone (dell’omonimo clan), Eduardo Antimo Passarelli di Melito, il boss Pasquale Puca di Sant’Antimo, Domenico Raimando di Giugliano, Mariano Riccio (boss scissionista), e Francesco Russo di Giugliano detto ‘o Lentone ed autista del boss Feliciano Mallardo, Gennaro Chianese di Melito, Maria Passarelli di Melito e Maria Urbino di Cesa.
I fatti al centro dell’inchiesta vanno dal 2001 al 2012. Lo scorso luglio portà la Guardia di Finanza al sequestro preventivo di 1.177 immobili, 211 veicoli, 59 societa, 400 rapporti bancari, per un valore nominale complessivo di circa 700 milioni di euro. L’azione della Procura ha permesso di smascherare e smantellare un gruppo criminale legato a diversi clan camorristici (clan Mallardo di Giugliano, clan Di Lauro di Secondigliano e clan degli Scissionisti di Melito, clan Puca e clan Verde di Sant’Antimo, clan Aversano di Grumo Nevano e clan Perfetto di Chiaiano), operante in diverse Regioni italiane – quali Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Lombardia -, con base prevalente e genetica in Campania ed attivo in diversi settori illeciti, primi fra tutti quello degli investimenti immobiliari e quello delle truffe alle assicurazioni.