Prima i messaggi su Facebook, poi le telefonate. Infine gli incontri clandestini. I primi baci, i palpeggiamenti, il sesso. E’ così che il 33enne, disoccupato, di Crispano, ha adescato la 13enne di Terzigno. Il pettegolezzo circolava in paese, con insistenza: una minorenne di 14 anni che frequentava un uomo molto più grande di lei. Al punto che i carabinieri vogliono vederci chiaro, e decidono di avviare le indagini.
I pedinamenti portano a un risultato: ieri sera il 33enne raggiunge insieme alla ragazzina la pineta del Vesuvio, in via vicinale Creta, luogo di solito frequentato da coppiette. Con loro hanno uno zainetto, la bottiglia d’acqua e i biscotti, tutto l’occorrente per una scampagnata. Se non fosse che l’uomo ha un’idea chiara: fare sesso con lei. Così i militari dell’Arma lo sorprendono mentre sono nudi. Lui sopra di lei, nel pieno dell’atto sessuale. Gli uomini della Benemerita interrompono il rapporto intimo, invitano i due a rivestirsi. Il 33enne viene condotto in manette in caserma, la ragazzina sviene, sia agita, è a disagio: difende a spada tratta il 33enne.
I due forse si sono innamorati, ma gli investigatori restano dell’idea che la 13enne è stata plagiata. E il reato resta in piedi: avere infatti rapporti sessuali con una minorenne di 14 anni è reato, anche se la ragazza è consenziente. I militari dell’Arma hanno sequestrato gli hard disk a casa dell’uomo per ricostruire l’inizio della relazione e verificare se il 33enne di Crispano, già sotto processo con un’accusa di stalking, ha adescato altre minori. La ragazzina, intanto, verrà sottoposta a visite mediche. La storia anomala tra i due andava avanti da 6 mesi. I genitori di lei avevano sospettato che la piccola avesse una frequentazione, ma non immaginavano l’età dell’uomo.