Sigarette di contrabbando proveniente dall’est Europa e dirette al mercato napoletano. Quattordici arresti della guardia di finanza stamane nel casertano.
Questa mattina oltre 100 militari del comando provinciale della guardia di finanza di Caserta hanno eseguito su delega della procura della repubblica di napoli – direzione distrettuale antimafia, 14 misure cautelari personali (4 custodie in carcere e 10 arresti domiciliari) emesse dal g.i.p. del tribunale di napoli nei confronti degli appartenenti ad un’agguerrita consorteria criminale dedita al contrabbando di sigarette provenienti dall’est europa e destinate principalmente al mercato napoletano.
Custodie in carcere
- Pasquale Ambrosio, nato a Caivano, classe 68
- Salvatore Regina, nato a Napoli, classe 67
- Fabio Meola, nato a Napoli, classe 82
Arresti domiciliari
- Pasquale Scherma, nato a Napoli, classe 70
- Ciro Spinelli, nato a Napoli, classe 82
- Giuseppe Spinelli, nato a Napoli, classe 54
- Raffaele Mincione, nato a Napoli, classe 73
- Roberto Pafundi, nato a Napoli, classe 66
- Giovanni Scherma, nato a Napoli, classe 91
- Giovanni Ambrosio, nato a Napoli, classe 95
- Raffele Truiolo, nato a Napoli, classe 68
- Antonio Aiello, nato a Napoli, classe 88
- Pasquale Confessore, nato a Napoli, classe 52
Nella lista manca il nome di ricercato di nazionalità polacca, ancora latitante.
I soggetti destinatari dell’ordinanza sono gravemente indiziati di aver costituito e fatto parte di un’associazione per delinquere, operante nel territorio napoletano e attiva nella commissione di plurimi reati concernenti il contrabbando di tabacchi lavorati esteri provenienti da Paesi dell’Europa orientale (Polonia, Moldavia e Ucraina) da commercializzare, principalmente, in Campania.
L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine, convenzionalmente denominata “FLYABLE”, eseguita – con il coordinamento della D.D.A. partenopea – attraverso l’incrocio dei dati risultanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, dalle registrazioni video, dall’attività di osservazione, controllo e pedinamento e dai numerosi riscontri operativi, che hanno consentito nel periodo 2016-2018 il sequestro di oltre 35 tonnellate di sigarette di contrabbando e l’arresto in flagranza di reato di 36 persone. In tale contesto sono 21 i soggetti indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e per trasferimento fraudolento di valori, di cui 14 destinatari di misura cautelare personale.
Le indagini sono state avviate a seguito del fermo di un autoarticolato e dell’autovettura “staffetta” effettuato nell’agosto del 2015 dalla Sezione Mobile del Nucleo PEF di Caserta – su attivazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, a sua volta destinatario di una segnalazione dell’organo collaterale inglese pervenuta tramite il II Reparto del Comando Generale del Corpo – che si concludeva con l’arresto in flagranza di reato per contrabbando di tabacchi lavorati esteri di 4 cittadini polacchi e il contestuale sequestro di 14 tonnellate di sigarette.
La successiva elaborazione delle evidenze investigative acquisite e l’avvio di una complessa attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno consentito quindi di disvelare l’esistenza di una ben strutturata compagine criminale, con proiezione transnazionale, dotata di una propria sede organizzativa in provincia di Napoli, di più depositi siti in Campania dove collocare la merce oggetto di contrabbando, numerosi automezzi fittiziamente intestati a terzi ed appositamente modificati sia per l’occultamento della merce sia per potere assicurare comunicazioni non intercettabili dalle Forze di polizia nonché utenze dedicate alle comunicazioni illecite.
In particolare, le indagini hanno dimostrato come i componenti dell’associazione per delinquere prediligessero intrattenere rapporti tra di loro nonché con terzi fornitori o clienti delle sigarette di contrabbando, soprattutto attraverso contatti diretti e solo in pochi casi mediante l’uso delle utenze. Le conversazioni captate sulle utenze dei sodali dal contenuto criptico sono, invero, una concreta testimonianza delle precauzioni adottate dall’organizzazione per impedire l’intercettazione dei propri apparati cellulari. I contrabbandieri, sospettando di potere essere intercettati, hanno inoltre cercato, nel tempo, di ridurre al minimo tale rischio avendo cura di utilizzare utenze dedicate intestate a prestanome o specifiche apparecchiature ricetrasmittenti, munite di microfono e tasto di accensione, create ad hoc e abilmente occultate sotto i cruscotti degli automezzi utilizzati per i traffici illeciti, tutte sintonizzate sulla frequenza 146,600 Mhz.