Una notte di pura follia, che difficilmente verrà dimenticata nei Quartieri Spagnoli. La morte di Emanuele Esposito di 17 anni e il ferimento di un 45enne ha scosso tutti in città.
In tanto su Facebook arriva la denuncia di “Nessuno tocchi Ippocrate”, la quale ha raccontato un episodio di aggressione nei confronti dei sanitari che sono intervenuti per trarre in salvo Emanuele.
Ma circa l’accaduto familiari, amici e conoscenti forniscono dettagli completamente diversi. E a sedare le polemiche è l’associazione di medici e infermieri a bordo delle ambulanze, con un post su Facebook.
“L’associazione è vicina alla famiglia di Emanuele Esposito deceduto ieri nell’incidente avvenuto ai Quartieri Spagnoli ed esprimere il proprio cordoglio. Chiedo a tutti i followers di evitare di instaurare polemiche inutili”, scrivono gli amministratori della pagina, che spiegano poi che i soccorsi sono stati tempestivi.
“L’ambulanza libera più vicina era Ascalesi (allertata alle 23.10 e giunta sul posto alle 23.15) e San Gennaro, non esiste una Postazione 118 all’interno dell’Ospedale dei Pellegrini: l’unità Chiatamone si trovava li poiché aveva trasportato un altro paziente e non era operativa in quanto sprovvista di barella. L’episodio raccontato dalla nostra pagina ci è stato riferito da soccorritori presenti sul posto, chiunque avesse qualcosa da dire noi siamo qui. Preghiamo per Emanuele“, conclude Nessuno tocchi Ippocrate.
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