QUALIANO. E’ arrivata anche l’ordinanza della Direzione Distrettuale Antimafia per i tre estorsori arrestati in flagranza di reato (LEGGI QUI) su ordine del tribunale di Napoli nord qualche settimana fa.
Per la banda giunge il 416bis il che dimostrerebbe che si è agito per nome e per contro dei clan di Qualiano. O almeno questa è l’accusa dei pm. Agostino Ciccarelli, 54enne di Giugliano e soprannominato ‘bombolone’, Salvatore Sigillo 43enne di Qualiano e Antonio Bevilacqua, un 22enne di Villaricca sono quindi accusati di estorsione aggravata da metodo e finalità mafiosi.
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La banda si era recata presso l’abitazione di un imprenditore che stava effettuando lavori di ristrutturazione nel bene di sua proprietà. L’uomo, titolare di un impresa, aveva ceduto, per timore, alla prima richiesta estorsiva cedendo ai malviventi ben 500 euro. La richieste però non erano terminate. Anzi. L’uomo avrebbe dovuto sborsare altro denaro per poter lavorare sul territorio e svolgere i lavori nella sua stessa villetta. La banda pretendeva di fatto altri 10 mila euro. A quel punto l’imprenditore ha deciso di denunciare assicurando i tre alla giustizia.