Ravenna. Appuntamento a luci rosse in caserma. Un carabiniere, di 48 anni e originario di Napoli, ha avuto un rapporto sessuale in una caserma di Ravenna con una donna conosciuta poco prima in un bar.
Stando ad una prima ricostruzione, il militare avrebbe ingannato il piantone con la scusa di dover andare in ufficio a quell’ora per acquisire importanti informazioni dalla donna, segnando anche un’ora di straordinario – da mezzanotte all’una.
Attualmente il 48enne è indagato dalla Procura di Ravenna per truffa e falsità commessa da pubblico ufficiale. Ci sarebbe un’ennesima accusa, da parte però della ragazza la quale avrebbe denunciato l’uomo per violenza sessuale.
Il rapporto c’è stato, secondo le indagini, ma è stato consenziente. Nei confronti del carabiniere il pm Cristina D’Aniello ha firmato un avviso di fine indagini, atto che di solito precede la richiesta di rinvio a giudizio.
La vicenda, come riporta Il Mattino, risale alla notte dell’11 gennaio. L’appuntato si presentò al comando di viale Pertini insieme a due donne, riferendo al collega di turno che aveva motivi urgenti e imminenti per portarle con lui: avrebbe dovuto ascoltarle in un luogo riservato, per riuscire a trapelare alcune informazioni legate a un’indagine.
In questo modo, secondo l’accusa, avrebbe ingannato la pubblica amministrazione. Sembra che le due donne, in realtà, gli avessero chiesto di vedere l’ufficio e lui, che doveva entrare in servizio all’una, le accontentò, anticipando l’accesso di un’ora. Poi negli uffici, il rapporto sessuale. Consenziente, come testimoniato anche dall’altra donna.