I commenti post riunione non sono dei più sereni. Dopo l’incontro tenutosi ieri pomeriggio al Pd con il commissario Peppe Russo il clima nel partito democratico è ancora rovente. E la battaglia è sempre tra due correnti: quella dell’onorevole Palma e Nicola Pirozzi e quella dei due candidati alle primarie Raffaele Pacilio e Giovanni Russo. I primi schierati sin da subito con Emanuele D’alterio, gli altri contro l’imposizione di un nome non condiviso con il circolo. Intanto era prevista per questa mattina la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco del Pd ma a poche ore dall’evento arriva un comunicato stampa nel quale si dice che per impegni improrogabili del commissario è necessario un rinvio a lunedì.
PIROZZI – Ad accendere gli animi già abbastanza infuocati questa mattina ci pensa Nicola Pirozzi che in un comunicato stampa accusa Poziello di aver messo “la città e il partito in un occhio mediatico e che oggi si presenta come vittima di un disegno nel quale in realtà lui è il carnefice. Io da domani mi impegno a sostenere D’alterio”.
LA REPLICA DI POZIELLO – “Le parole di Nicola sono tristi – la replica di Poziello – Sono stato educato al rispetto delle persone, alla pacatezza dei toni, all’intelligenza delle posizioni. Non mi lascerò trascinare in un cantico delle lavandaie. Non è gettando fango o confondendo le acque che verremo fuori da questa vicenda. La politica è sentimento, non risentimento. Per qualcuno è solo Risiko e rosico. Si sta mettendo a dura prova la tenuta del pd. E certi comunicati non aiutano a rasserenare il clima” dice il vincitore delle primarie.
NUOVO CANDIDATO – La questione che è all’attenzione del commissario infatti è proprio sul partito che rischia di presentarsi alle elezioni, oltre che senza Poziello, anche senza i 3/4 dei circolo che ha chiesto di essere coinvolto nella scelta del candidato sindaco e che chiede a Emanuele D’alterio di fare un passo indietro per convergere su un candidato condiviso e non imposto. Lo stesso Poziello aveva dichiarato di essere disposto a fare un passo indietro per un nome di alto profilo. “Ero disponibile a questa eventualità per evitare che il circolo si trovasse nella situazione in cui è finito. Ma sono prevalse le faide e le ripicche, una parte del partito non ha mai accettato il risultato delle primarie”.