Dolore e rabbia nell’Agro Aversano per il suicidio di Carla Petrillo, avvocatessa di 38 anni e madre di due bambini. La morte della donna ha gettato nello sconforto la comunità di Casal Di Principe, dove la vittima era nata e cresciuta.
Figlia di Luigi Petrillo, noto infermiere della città, aveva avuto un grande dolore nella sua vita. Più di dieci anni fa, suo fratello è venuto a mancare a causa di un terribile male. Un vuoto enorme, mai colmato, e di cui non si esclude che possa essere tra i motivi che hanno spinto la giovane madre a compiere il gesto estremo.
Erano circa del 10 del mattino quando Carla ha raggiunto la stazione di Villa Literno, dove ha atteso il treno. Poi la rincorsa sotto gli occhi increduli dei presenti. Carla oltrepassa la linea gialla, si lancia dalla banchina e il cordoglio, l’intercity per Roma, che sta per sopraggiunge la travolge. Muore sul colpo. L’episodio causa concitazione in stazione, a quell’ora particolarmente affollata dai pendolari.
Sul posto intervengono l’ambulanza del 118 e le forze dell’ordine, che avviano le indagini. Sul corpo privo di vita di Carla viene effettuato un primo esame esterno, che conferma il decesso della donna. Intanto lo speaker ad Aversa annuncia ritardi di 180 minuti sulla linea, definendo l’accaduto un investimento, in attesa di certezze e delle indagini.
Una donna sui cinquant’anni è tra le prime ad assistere alla drammatica scena. Un episodio troppo cruento per la testimone oculare, che accusa un lieve malore. Le ragioni del folle gesto della 38enne sono ancora ignote. Carla non ha lasciato alcun biglietto ai familiari o un messaggio che motivasse il suo suicidio. Sul fatto indaga anche l’Autorità giudiziaria. Sulla salma della donna potrebbe essere disposta l’autopsia.