Marano, celebrata la festa della liberazione con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti

“Festa di Liberazione, festa di libertà”, cosi il Sindaco Angelo Liccardo stamani, durante la cerimonia organizzata per celebrare il 25 Aprile, Festa della Liberazione. Il primo cittadino, alla presenza della presidente del Consiglio comunale Angela Di Guida e di molti esponenti dell’Amministrazione, del Colonnello della Polizia Locale Claudio Cappuccio, del Tenente dei Carabinieri Francesco Tessitore, delle autorità militari, civili e religiose, ha deposto una corona di alloro al Monumento ai Caduti in corso Umberto I. Subito dopo momenti di raccoglimento con l’esecuzione de “Il Silenzio”.  Applausi dal folto pubblico presente.

“Questa ricorrenza ci tramanda il ricordo della libertà conquistata il 25 aprile del 1945 quando l’Italia sconfisse il fascismo e divenne libera – ha detto il Sindaco durante la manifestazione – Una ricorrenza che rappresenta l’origine dell’Italia libera e democratica, della Repubblica fondata sul lavoro, sull’uguaglianza e sulla solidarietà e che ripudia la guerra. Settant’anni sono trascorsi da quella data.  Il concetto di libertà viene oggi spesso dato per certo. E invece la libertà non è un bene definitivamente acquisito. La libertà va tenuta viva giorno per giorno, ha bisogno di essere continuamente alimentata. Troppo spesso diamo per scontate la libertà e la democrazia per garantire le quali molti giovani hanno donato il loro sangue. Noi siamo qui perché vogliamo che i nostri figli non dimentichino ed è per questo che più il tempo passa e più occorre commemorare, ricordare, festeggiare la ricorrenza della Libertà del nostro Paese. La nostra città può e deve alimentarsi della memoria dei tanti uomini e donne che hanno saputo battersi, consapevoli di farlo per una causa giusta, e della memoria di quegli uomini e donne caduti in questa lunga lotta per la libertà e la giustizia. Ai giovani del nostro paese, a quelli delle nostre comunità, dobbiamo consegnare intatto il patrimonio politico e morale di quegli anni. Non dobbiamo guardare al 25 Aprile come un evento chiuso nei libri di storia. Dobbiamo mantenere vivi ed attuali i valori che motivarono chi scese in campo dalla parte della libertà, portando un chiaro messaggio di dignità e democrazia, un messaggio trascritto nelle pagine della nostra Costituzione, simbolo di unità del Paese e patto di libertà a favore di tutti. Quel giorno può essere la nostra linfa, alimentare il nostro coraggio, far crescere la nostra volontà a superare le sfide che abbiamo davanti”.

Comunicato stampa.

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