Heets, la sigaretta del futuro di Philip Morris è “made in Italy”: migliaia di posti di lavoro a Bologna

Le Heets per il dispositivo Iqos sono un prodotto completamente made in Italy. Philip Morris ha scelto infatti Bologna per costruire la fabbrica dove vengono prodotte le sigarette del futuro, che non bruciano ma scaldano il tabacco.

I dipendenti a tempo indeterminato sono arrivati a quota 1.300 ma la produzione continua a crescere. Investimenti importanti sul territorio italiano, insomma, grazie al prodotto rivoluzionario Iqos, con migliaia di posti di lavoro. A Crespellano, a pochi chilometri da Bologna, nel 2014 Philip Morris ha deciso, infatti, di avviare la nuova linea produttiva che viene esportata in tutto il mondo. A posare (virtualmente) la prima pietra fu l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che elogiò le imprese che continuano ad investire nonostante la crisi e il lavoro di squadra con le amministrazioni locali.

Fu annunciato dai responsabili di Philip Morris un investimento fino a 500 milioni di euro che avrebbe portato a 600 posti di lavori. Numeri che hanno poi superato di gran lunga le aspettative, visto che oggi il numero dei lavoratori è di oltre il doppio e presto ci dovrebbe essere una richiesta di ingegneri per la filiera produttiva delle Heets, il prodotto da tabacco che riduce i rischi per la salute. Nello stabilimento servono infatti più menti che braccia per lavorare con le avanzate tecnologie. “Abbiamo bisogno di persone che siano capaci di lavorare nello sconosciuto e quindi di ridefinire il futuro che vogliamo”, fanno sapere i vertici. Un’industria 4.0 che rappresenta un’opportunità importantissima per l’Italia.

 

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