Giugliano. Grazie alla convenzione sottoscritta dal Comune con il Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, da alcuni mesi sono stati avviati lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle canalizzazioni della zona costiera di Giugliano.
Gli interventi mirano a garantire la possibilità di deflusso delle acque piovane, evitando i soliti allagamenti che, di norma, si osservano a partire dal mese di settembre. Gli interventi in corso consistono nella rimozione di rifiuti e detriti, nel taglio della vegetazione e nella risagomatura dei canali. Squadre di operai con l’ausilio di mezzi meccanici da settimane stanno ripulendo l’Alveo Camaldoli ed altri canali secondari, per consentire che possa anche riprendere la funzione di raccolta delle acque nere e di prima pioggia in arrivo dal vasto bacino posto a monte dell’ impianto di sollevamento esistente nel tratto terminale dell’Alveo dei Camaldoli particolarmente inquinate e, quindi, da non scaricare direttamente a mare. Grazie agli Inter in corso queste acque vengono convogliate al depuratore di Cuma, evitando, dunque, che i liquami finiscano direttamente a mare.
“Sono in corso lavori che per oltre 30 anni nessuno si era preoccupato di far eseguire – spiega il Vicesindaco, Domenico Pianese -. Stiamo facendo più interventi in contemporanea per garantire la sicurezza idraulica della zona costiera”. La capacità degli interventi in corso di migliorare la situazione “sia per ciò che riguarda gli allagamenti, sia per ciò che attiene alla qualità del mare”, è evidenziata dall’Assessore alla Fascia Costiera, Carla Rimoli.
“Non c’è mai stata tanta attenzione alla zona costiera come in questo periodo – spiega orgoglioso il Sindaco, Antonio Poziello – e non si è mai posta pari attenzione e sensibilità al tema degli allagamenti e della qualità delle acque marine”. Il primo cittadino evidenzia che il mare nel tratto di costa di Giugliano non solo è tornato balneabile, ma ha oramai una qualità eccezionale, che fa ben sperare anche per i risvolti turistici. “Ci sono stati numerosi interventi sul ciclo delle acque che, in soli tre anni, hanno completamente rovesciato la situazione -prosegue Poziello-. Quella che una volta era una vera e propria “zona rossa” ora è contrassegnata col bollino blu”.