La Puglia piange Giuseppe: morto sulla minomoto guidata dal cuginetto di 9 anni. Era senza casco

incidente minimoto martina franca

Si chiamava Giuseppe Pio Pugliese e aveva 9 anni. E’ il bimbo morto a Martina Franca (Taranto) a bordo di una mino-moto da cross guida da un cuginetto della sua età. Per ragioni ancora da accertare, su sui sta indagando la Procura, la moto si è schiantata contro un muretto a secco in contrada Pezze Mammarelle.

Secondo una prima ricostruzione, i due bimbi viaggiavano su una strada rurale interna, piena di ghiaia e di buche, che si dipana tra oliveti e querceti. Un percorso, a quindici chilometri da Martina Franca, insidioso anche per una persona adulta ed esperta. Stando ai primi accertamenti il cuginetto che era alla guida della moto avrebbe perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro il muro. Giuseppe non indossava il casco e le ferite riportate nell’impatto sono state così gravi che i medici dell’ospedale di Francavilla Fontana, dove è stato trasportato d’urgenza, non hanno potuto fare nulla. Il cugino alla guida, invece, era protetto dal casco e questo gli ha salvato la vita. È ricoverato in prognosi riservata al «Perrino» di Brindisi e i medici sono cautamente ottimisti.

La Procura di Taranto ha già aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Il pubblico ministero di turno, Raffaele Graziano, non ha comunque ritenuto di procedere con l’autopsia e ha già dato il nulla osta alla famiglia per riportare a casa il corpo di Giuseppe. Sono tanti gli aspetti da chiarire per accertare eventuali responsabilità. Gli elementi raccolti dopo i primi rilievi fatti sul luogo dell’incidente dagli uomini del commissariato di Martina Franca sono già stati consegnati ai magistrati inquirenti. Ma restano aperti diversi interrogativi. Come mai due bambini di nove anni erano in sella a un «cinquantino» per il quale occorre il patentino e bisogna avere compiuto almeno i quattordici anni? Avevano il consenso del padre del ragazzo che guidava, che dovrebbe essere il proprietario della moto, oppure l’avevano presa senza che nessun adulto se ne accorgesse?

genitori della vittima sono separati da qualche anno e Giuseppe Pio era il loro unico figlio. Il papà si è trasferito in Olanda per lavoro, mentre la mamma è rimasta in Puglia con quel bimbo dai capelli biondi e gli occhi vispi. Giuseppe aveva completato la terza elementare a Villa Castelli ed era già stato iscritto alla quarta. Chi lo conosceva lo ricorda come un ragazzino sveglio, intelligente, vivace. Da settembre avrebbe cambiato completamente ambiente, abitudini e compagni di scuola. Assieme alla madre, infatti, si doveva trasferire da Villa Castelli a Taranto. Era un grande appassionato di calcio ed era tifoso del Milan.

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