Termovalorizzatore, Qualiano non si arrende

Difenderemo con il coltello in bocca il nostro territorio da chiunque gli voglia male e lo voglia condannare ancora di più di quanto non è stato fatto negli ultimi 20 anni. Non possiamo restare impassibili alla costruzione del Termovalorizzatore, direi il “mostro”, il cancro autorizzato che farà morire definitivamente il nostro territorio. Faremo tutto quello che c’è da fare percorrendo le vie legali e della democrazia, aspettateci anche sulle barricate!” Il sindaco Ludovico De Luca, commenta l’ulteriore iniziativa intrapresa dal Comune di Qualiano che dà mandato ad un legale, per ricorrere al Consiglio di Stato dopo l’ennesima bocciatura del ricorso avverso al costruzione del Termovalorizzatore nei pressi della Centrale Enel di Giugliano, a meno di un chilometro dall’abitato urbano di Qualiano.

L’Amministrazione non molla e per la tutela e la salute dei suoi cittadini e del proprio territorio affida le sue giuste ragioni di ricorso nelle mani dell’avvocato Mele, che argomenterà le istanze davanti al Consiglio di Stato.    

Alle articolate e giuste ragioni dei cittadini e dell’intera comunità giuglianese si oppongono i  promotori del nuovo inceneritore, secondo i quali l’impianto sarebbe l’unica strada per smaltire i rifiuti degli ultimi 10 anni che sono stoccati in balle sull’intero territorio regionale campano. E’ bene ricordare che in Campania si stima che vi siano circa sei milioni di “eco balle” prevalentemente stivate nel solo sito di Taverna del Re, ubicato al confine tra Giugliano e Villa Literno,  che si estende su una superficie di circa 4,5 chilometri e mezzo. A bruciare dovranno essere le “balle”, ma cosa ci sia in queste balle ancora non si sa e forse non si saprà mai visti i tanti interessi economici che ruotano intorno alla questione.

 

Comunicato Stampa

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