Trovata morta in casa. E’ andata via così Giulia Battistetti, commessa veneziana residente con i genitori nel sestiere di Castello. Una commessa veneziana, E’ stata la madre, insegnante in pensione, a trovare il corpo ormai privo di vita domenica sera. La giovane era molto conosciuta a Venezia, città dove era nata e dove aveva sempre vissuto lavorando come commessa. Aveva una grandissima passione per gli animali, tanto da essere diventata vegana. Amava soprattutto i cavalli, in particolare il suo Salvador, che aveva cresciuto “come un figlio” e che aveva perso per una malattia lo scorso marzo.
Due anni fa la famiglia era stata colpita da un altro gravissimo lutto, quando il padre di Giulia e della sorella, impiegato amministrativo dell’ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia, era morto. Oggi la Rete piange una ragazza «solare e bellissima», come scrivono coloro che la conoscevano. Fabio Prizzon, uno degli amministratori del gruppo Facebook «Sciopero dell’abbonamento Actv!!!», dove si raccolgono le lamentele degli utenti del servizio di trasporto pubblico in laguna e terraferma di Venezia, ricordava che «il 17 luglio 2018 Giulia pubblicò nel nostro gruppo dei ringraziamenti rivolti verso il personale actv di bordo della linea 5.2, perché ebbe un malore e venne prontamente soccorsa».
La giovane era salita sulla sul vaporetto alla Biennale e si era sentita male all’altezza dell’imbarcadero di piazzale Roma. Aveva sentito il bisogno di ringraziare il comandante e la marinaia che l’avevano salvata. «Siete stati dei tesori», aveva scritto. Nell’ultimo post pubblico su Facebook aveva pubblicato un testo di Henry Scott Holland, «La morte non è niente», che cominciava così: «Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora».