Una ragazzina di 14 anni è rimasta incinta dopo essere stata vittima di una “violenza di gruppo” in un bosco da parte dei membri di una banda di Rotherham. I genitori della giovanissima l’hanno costretta poi ad abortire. Ed ora la teenager è “traumatizzata”. Sono i particolari emersi ieri nel processo che si sta tenendo presso la Corte di Sheffield, in Regno Unito, nei confronti dei 34enni Nabeel Kurshid e Iqlak Yousaf.
Tra l’agosto del 2001 e l’agosto del 2002, la 14enne descritta come “una bambina vulnerabile che ha sofferto di autostima molto bassa” sarebbe stata soggiogata dai due imputati che l’avrebbero portata più volte nella Foresta di Sherwood, facendole fumare cannabis e minacciandola di abbandonarla lì a meno che non avesse fatto sesso con loro. Kurshid, Yousaf e un terzo uomo non identificato l’hanno stuprata più volte, secondo quanto accertato dalla magistratura. “Gli imputati si assicuravano che stesse calma dandole droghe e minacciando di abbandonarla nella foresta. È rimasta incinta a causa di quello stupro di gruppo. I suoi genitori poi l’hanno costretta ad abortire. Di conseguenza ha subito una grande quantità di traumi psicologici” ha detto il procuratore Michelle Colborne.
In tribunale è stato accertato che Yousaf e Kurshid facevano parte di una banda di otto asiatici a Rotherham che si era presa “cura” di ragazzine di circa 13 anni alla fine degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000. Queste ragazzine “pensavano di essere amate”, ma sono state sottoposte a “atti di natura degradante e violenta”, ha aggiunto la Colborne.