MUGNANO. Non riescono a darsi una spiegazione di quanto accaduto. I vertici della Teknoservice, ascoltati dai carabinieri che indagano sul raid dello scorso sabato, chiariscono di non aver ricevuto richieste estorsive. Quella dell’intimidazione da racket è una delle ipotesi seguite dagli investigatori, ma il direttore Campania della ditta Giuseppe Spacone chiarisce che episodi equivoci si sono già verificati qualche mese fa.