Volevano “regolarizzare” il suo sonno, visto che non riusciva a dormire. Così l’hanno legata e poi messa a testa in giù. Ma la piccola, 19 mesi appena, residente in Inghilterra, ha avuto una crisi respiratoria ed è morta nel sonno. Lei si chiama Ellie-May Minshull-Coyle. I sanitari l’hanno ritrovata con la testa rivolta verso il basso mentre le braccia e le gambe erano legate al materasso per impedire che potesse muoversi.
La bambina viveva in una vera e propria gabbia: il letto era circondato da lenzuola e coperte, in modo che non potesse vedere nulla, e nella camera non filtrava alcuna luce. La notte in cui è morta la piccola era stata bloccata con delle corde al materasso che era stato inclinato al muro, poi era stata coperta e lasciata sola nella stanza. Probabilmente durante il sonno, proprio per la posizione, ha avuto una crisi respiratoria ed è morta.
La madre della bambina, Lauren Coyle, 19 anni, e il suo fidanzato Reece Hitchcott, di 20 anni, che viveva insieme alla ragazza e sua figlia, sono stati accusati di omicidio, ma hanno sempre negato di aver fatto del male alla piccola. La donna ha raccontato alla polizia che l’idea di legare la figlia al letto era stata del compagno che in questo modo credeva di poterla aiutare a regolarizzare il sonno. Pur non essendo d’accordo la donna non si è mai opposta, come lei stessa ha ammesso. Secondo quanto riporta il Daily Mail, a notare che Elly-May non respirava più è stato proprio il compagno che ha anche chiamato l’ambulanza. Per la bambina, però, non c’è stato nulla da fare.